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Comunità Propedeutica

Attualmente sono tre i giovani in tappa propedeutica.

Discernimento vocazionale*

I giovani che non hanno frequentato il seminario minore, ma che hanno raggiunto la maggiore età, se avvertono la chiamata del Signore a seguirlo per una strada di speciale consacrazione si rivolgono innanzitutto al proprio parroco, il quale, a tempo debito, informerà il vescovo. Inizia, così, un primo cammino di discernimento della vocazione fatto nella propria diocesi, al termine del quale il vescovo ammetterà il giovane all’anno propedeutico.

Cos’è il propedeutico?

L’anno propedeutico è un tempo di formazione che precede quello del Seminario Maggiore, ma a cui è istituzionalmente legato. Le finalità di questa esperienza sono molteplici: imparare a vivere in una comunità, avviare una più intensa vita spirituale, approfondire il discernimento della propria vocazione, consolidare il metodo di studio, integrare il bagaglio culturale necessario per affrontare gli studi teologici, offrire la possibilità di sperimentarsi in esperienze di servizio, favorire il raggiungimento di una sufficiente maturità umana, acquisire una buona capacità di gestione del proprio tempo libero, ecc.

La comunità

L’anno propedeutico si caratterizza prima di tutto per la vita in comune. I giovani sono guidati a prendere confidenza con le dinamiche tipiche dello stare insieme, che diventerà poi lo stile di vita per la formazione in Seminario Maggiore.

La vita spirituale

L’aspetto certamente più importante della tappa propedeutica è l’iniziazione alla vita spirituale. I sacramenti e la preghiera divengono la struttura portante della vita del giovane. Nei vari momenti della giornata e attraverso varie esperienze a carattere spritiuale, viene insegnato a pregare, a vivere della grazia in compagnia di Dio, ad ascoltare la Sua voce, con l’ausilio dell’accompagnamento spirituale.

Lo studio

Una parte consistente della giornata viene destinata allo studio di alcune materie propedeutiche agli studi filosofico-teologici del Seminario Maggiore. I corsi che generalmente vengono attivati, ma che vengono ogni anno adattati alle esigenze dei candidati, sono: la lettura della Sacra Scrittura, dei Maestri di vita spirituale, l’introduzione allo spirito della Liturgia, il Catechismo della Chiesa Cattolica, la vocazione al presbiterato, il magistero della Chiesa, la formazione del seminarista, l’accompagnamento spirituale, l’introduzione generale alla filosofia, latino, greco, cultura generale..

Le esperienze di carità

Durante questa tappa vengono anche proposte alcune esperienze di carità, in strutture legate alle Caritas Diocesane, o di missione.

Gli spazi e i tempi

L’esperienza si svolge nel Seminario Maggiore, pur mantenendo una certa indipendenza dalla vita della comunità seminario, da metà ottobre a fine maggio. I giorni di permanenza in sede vanno dal lunedì mattina al mercoledì sera; mentre nel resto della settimana il tempo sarà dedicato all’esperienza di carità e pastorale.


* Possono essere di aiuto nel discernimento vocazionale i direttori e le attività proposte dal Centri Diocesani per le Vocazioni:

Centro Vocazionale Regionale Don Francesco Verzini rettore@seminarioumbro.it

Perugia – Città della Pieve

Don Samy Cristiano Abu Eideh

vocazioni@diocesi.perugia.it

Spoleto – Norcia Don Pierluigi Morlino pastoralegiovanile@spoletonorcia.it 
Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino

Don Alessandro Picchiarelli

vocazioni@diocesiassisi.it

Terni – Narni – Amelia Don Luca Andreani donlucaandreani@gmail.com
Orvieto – Todi Don Luca Castrica pastoralegiovanilevocazionale@diocesiorvietotodi.it
Città di Castello Don Nicola Testamigna donnicolatestamigna@gmail.com
Gubbio   udvgubbio@gmail.com

Foligno

Don Cristiano Antonietti

vocazioni@diocesidifoligno.it

 

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